Laboratori scolastici

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Premessa e finalità

La Pedagogia Attiva


I laboratori scolastici proposti dal CDI nelle scuole del suo territorio hanno come fondamento i principi della Pedagogia Attiva; si tratta di un vasto movimento pedagogico che ha lo scopo di migliorare l'organizzazione delle situazioni educative, partendo dall'incontro con i nuovi problemi che possono essere vissuti, non tanto o solo come incidenti indesiderati, come elementi di disturbo, ma come stimoli al cambiamento e alla crescita comune. 

foto laboratorio aiuto reciprocoPunti di riferimento per la Pedagogia Attiva sono stati Tagore, Dewey, Freinet e altri che hanno saputo proporre "tecniche" innovative adatte ad arricchire l'organizzazione della scuola e della didattica nel momento in cui la scolarità si è estesa da pochi a tutti.
Le proposte dell'Educazione Attiva appaiono presupposto e strumento utile, anzi necessario, per avviare progetti di educazione alla cittadinanza che abbiano il fine di formare cittadini democratici, solidali e cooperativi capaci di vivere consapevolmente e responsabilmente in una società complessa come la nostra.


Afferma Don Luigi Ciotti (presidente dell'Associazione LIBERA): "Si tratta dunque di riconoscere i ragazzi e i giovani come cittadini a pieno titolo, non pretendendo la loro obbedienza, ma promuovendone senso critico e partecipazione, perché solo dal sentirsi parte attiva ed innovativa di un gruppo, di un'associazione, di una città e di una comunità di cittadini può spontaneamente scaturire in ognuno il rispetto (critico e costruttivo) delle regole che governano la vita all'interno di quel gruppo, di quella comunità" E ancora: "La legalità non è semplicemente rispetto formale delle norme: è partecipazione attiva e critica dei cittadini alla vita politica e sociale, è rispetto reciproco e collaborazione tra istituzioni e società civile, è trasparenza di rapporti, è distribuzione equa e solidale di risorse e di possibilità, è tutela dell'ambiente, è condivisione delle regole perché è condivisione del loro fondamento."



Finalità dei progetti educativi del Centro di Documentazione è quindi quella di sviluppare la capacità di cooperazione nei gruppi di coetanei all'interno della scuola e in rapporto con il territorio attraverso attività di laboratorio, in cui gli alunni possano sperimentare attivamente la reciprocità, l'assunzione di responsabilità e la capacità di progettare insieme (anche tra alunni e insegnanti). Le relazioni, gli apprendimenti e le consapevolezze raggiunte sono gli indicatori dell'efficacia del lavoro svolto.


Le proposte di laboratorio sono da considerarsi come ipotesi di lavoro flessibili, da concordare con gli insegnanti nelle programmazioni iniziali, in modo tale da rispondere adeguatamente alle diverse esigenze delle singole situazioni di classe. Ogni percorso laboratoriale prevede infatti una riflessione condivisa con le insegnanti rispetto all'oggetto della proposta e alla sua modulazione in itinere in relazione ai bisogni che emergono tra gli alunni. Inoltre anche l'organizzazione e la documentazione del percorso vede come necessaria la stretta collaboerazione tra insegnanti e operatori.


Principalmente il CDI propone alle scuole laboratori su:


Aiuto reciproco 


Mediazione tra pari di conflitti 


Le Paure 


Le Emozioni  


Difficoltà d'apprendimento e stili di studio 


Apprendimenti e deficit 


Operatori

Gli operatori che svolgono i laboratori scolastici promossi e gestiti dal CDI, sono esperti in processi evolutivi e educativi e in attività di pedagogia attiva.

Operatori CDI: Alice Ara e Chiara Natalini

Collaboratori esterni: Martina Ruggeri, Camilla Carafa, Pamela Stagni degli Esposti